In libreria: Una Storia Crudele - Natsuo Kirino




È uscito in libreria il 24 novembre "Una storia crudele" di Natsuo Kirino. Il libro è già fra le mie mani, mi ero detta che il prossimo libro d’autore giapponese sarebbe stato 1Q84 di Murakami, ma dopo aver letto Real World, la Kirino è passata in pole position lasciando al secondo posto Murakami.
La mia curiosità verso questa scrittrice è troppo forte, quindi 1Q84 dovrà aspettare ancora un po’.
Il titolo originale è 残虐記 , zangyakuki, (zangyaku sta per crudele e ki memoria) memoria crudele. In Giappone il romanzo è uscito nel 2004, anche prima di Tokyojima (L’isola dei naufraghi).

Sicuramente sarà un romanzo totalmente differente dall’ultimo uscito, Tokyojima, Una storia crudele ha tinte sicuramente noir. Non vedo l’ora di leggere questo romanzo, mi aspetto davvero molto.



Trama

Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, e da qualche tempo in crisi di creatività, scompare lasciando un'unica traccia di sé: un manoscritto intitolato "Una storia crudele". Atsuro, il marito avvezzo alle stranezze e alla volubilità della donna, lo trova in bella vista sulla sua scrivania con il seguente post-it appiccicato sopra: "Da spedire al Dott. Yahagi della Bunchosha". Editor della casa editrice di Koumi Narumi, Yahagi si getta subito a capofitto nella lettura dell'opera, nella speranza di avere finalmente tra le mani il nuovo best seller dell'acclamata autrice. Più si addentra nella lettura, tuttavia, più rimane sconvolto e, leggendo l'annotazione finale dell'opera: "Ciò che è scritto in queste pagine corrisponde alla pura verità. Gli eventi di cui si parla sono accaduti realmente", non può fare a meno di avvertire un brivido corrergli lungo la schiena. Koumi Narumi narra, infatti, dell'infanzia di Keiko, vale a dire della propria fanciullezza. Descritta come una bambina di dieci anni triste e solitaria. Una sera, sperando forse di trovarvi il padre, si spinge fino a K, un quartiere ad alta concentrazione di bar e locali a luci rosse. Là si sente a un tratto picchiettare con delicatezza sulla spalla. Sorpresa, si volta di scatto e scorge un giovane uomo con in braccio un grosso gatto bianco. Frastornata, incuriosita, Keiko lo segue in un vicoletto buio, dove lo sconosciuto le infila un sacco nero sul capo e la rapisce.

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